Le parole di quattro estati. Essere ragazzi negli anni Ottanta era ugualmente complicato
Protagonista è Paolo Traverso, un ragazzo dall’intelligenza divergente e dalla passione per parole e nomi. La storia narra le vicende accadute in quattro estati consecutive (dal 1981 al 1984) all’interno del suo mondo, una Val Curda molto nascosta, incassata tra Val Polcevera e Val Bisagno, primo entroterra di Genova.
Un romanzo di formazione che va dalla tarda infanzia all’adolescenza, vissute tra amici con cui condividere tutto tranne i segreti, tra adulti che si fanno sentire nella testa del protagonista ma che lasciano molta autonomia, tra stimoli culturali propri dell’alta e della bassa cultura.
Una ragazza, Zoe Ramos, pelle goccia di miele, occhi carbone e capelli liquirizia, è l’oggetto d’amore e il soggetto affascinante, ma le cose, complice anche un evento traumatico che la riguarderà, si complicheranno e cambieranno direzione diverse volte.
2020, pp. 200
13,30€
Annita –
Non conoscevo questo autore, è stata una meravigliosa scoperta! Lo consiglio ai giovani
…… e ai meno giovani
EDOARDO MANCA –
Ho comprato il libro dopo aver visto lo scrittore in tv e non me ne sono pentito