Nel braccio di Orione
Questo secondo romanzo di fantascienza di Mauro Pacella, che può essere considerato un sequel del precedente libro intitolato “L’Intruso”, è ambientato nella porzione di Via Lattea chiamata “Braccio di Orione”, in cui si trova anche il Sistema Solare. I Terrestri inviano una spedizione alla ricerca dell’Impero Interstellare, da il 12 ottobre 2492 nel sistema planetario di Alfa-Ceti. Dieci anni sono trascorsi da quel ritrovamento che, grazie alle nozioni scientifiche presenti in quel veicolo spaziale, ha fatto compiere all’umanità in pochissimo tempo un balzo enorme nel progresso tecnologico.
Nel tratto di Via Lattea compreso fra la nebula oscura chiamata Fenditura del Cigno e la stella gigante bianca Deneb, e anche al di là di questa, verso il centro galattico, i Terrestri scopriranno l’esistenza di civiltà aliene scientificamente avanzate. C’è anche un misterioso nemico che sta portando, con rapide e improvvise incursioni, morte e distruzione nei mondi abitati da esseri senzienti, situati sull’orlo esterno del Braccio di Orione. I Terrestri dovranno prendere atto di questo improvviso affollamento della Galassia e da un lato, trovare accordi di collaborazione con la specie aliene pacifiche, dall’altro contribuire alla difesa comune contro i nemici aggressori. Chi è la misteriosa imperatrice degli Elusiani che sembra immortale? Come si è ambientata nella società terrestre la principessa Ryima di Tracos? E il comandante Gene Grimaldi è ancora innamorato della bella esobiologa ungherese Ljuba Sandor? Un complicato intreccio di vicende personali accompagna l’evolversi della spedizione dei Terrestri fra le stelle del Braccio di Orione.


