La costruzione di una grande città portuale: Genova tra la metà del XIX secolo e l’Unificazione del 1926

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Il volume descrive, attraverso il testo e la documentazione cartografica e fotografica, lo sviluppo urbanistico ed economico della città e del suo porto nel periodo compreso tra la fase di avvio dell’industrializzazione e l’epoca moderna. La ricerca storica alla base dello studio ha utilizzato i materiali relativi ai piani e ai progetti attraverso i quali si è concretizzata la trasformazione urbana e portuale, evidenziando le forme di interdipendenza reciproca tra i due processi ed ha utilizzato la ricca documentazione iconografica e fotografica disponibile, in qualche caso inedita, per testimoniare la costruzione della nuova immagine di Genova.
Una particolare attenzione è stata posta alle modalità secondo le quali sono stati governati i processi di crescita della città – con la formazione della “città borghese” e di quella per i “meno abbienti” – e del porto, la sua principale infrastruttura economica. In questo arco di tempo Genova ha modificato profondamente la sua fisionomia e il suo assetto territoriale, non solo per l’annessione dei Comuni del Levante e della Val Bisagno nel 1873, ma per l’insieme delle trasformazioni infrastrutturali e del sistema dei servizi pubblici che all’inizio del Novecento l’hanno resa una città moderna: la “Grande Genova” del 1926. Negli stessi anni si innova e si potenzia il porto, con la realizzazione della Stazione Marittima, l’arrivo della ferrovia e lo sviluppo delle attività portuali fino ad occupare l’intero bacino compreso tra il molo vecchio e la Lanterna, grazie al rafforzamento delle difese a mare rese possibili dalla donazione del Duca di Galliera.