Viaggio a Porto, Braga e Aveiro
Quella che perseguo è una scrittura di annotazioni sensoriali, per fissare istanti che altrimenti si perderebbero nel nulla. Non episodi della mia quotidianità e nemmeno elaborazioni della mia fantasia. Quel che cerco di raccontare sono la consuetudine – magari piatta, banale – degli spazi altrui, che per me diventa eccezionalità quando la attraverso in qualche viaggio, e le persone che popolano le realtà da me incrociate, cercando di evitare che spariscano nel vuoto e nel silenzio della storia non scritta.
Girando fra le case e i vicoli di Porto, ho riscontrato una serie di analogie con la Liguria – sia il Capoluogo che l’estremo Ponente Imperiese. C’è la Ribeira, ossia la Ripa, i cui portici somigliano davvero a quelli di Sottoripa. E, appena oltre, c’è il Cais da Estiva, come dire Molo del Caricamento. Ci sono le creuze (in portoghese, azinhagas), che si inerpicano fra ciechi muri di pietra. Ci sono angoli di città che fanno pensare a Genova, a Perinaldo o a Rocchetta Nervina, e altri che ricordano Bordighera.
2021, pp. 168, immagini a colori
13,20€
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