Storia del Genoa. Vol.1
Da anni Rizzoglio si cala, con la lanterna di Diogene, nell’ultracentenaria vita rossoblù. Illumina anfratti e meandri, compulsa sacri testi e collezioni di giornali sepolti, scava e ritrova reperti con il rigore dello storico rossoblù. Questo studio non fa eccezione, anzi può dirsi un compendio forse definitivo, una miniera di pepite genoane. Mette a tacere le speculazioni sulla primogenitura calcistica genoana. C’è sempre chi vagheggia di palloni comprati a Londra e trasportati a Torino come se fossero stati i primi mai visti in Italia o chi mischia calcio, scherma e ginnastica, ma la verità è una: il Genoa è il più antico club italiano di football perché è stata la prima società costituita per praticare il calcio secondo le regole dell’Ifab, l’International Football Association Board, organismo tuttora vigente e custode del regolamento, l’unico con il potere di cambiarlo. Nel folclore degli approcci pallonari di fine Ottocento, laddove c’erano partite in cui capitava che i tifosi entrassero in campo per giocare, il Genoa dal 1893 in poi mise ordine e veicolò in Italia il football come era stato codificato dai britannici fondatori. Non accadde per caso, il porto di Genova movimentava la gran parte delle merci in transito nel Mediterraneo e le compagnie mercantili della Gran Bretagna ne avevano fatto una sorta di base per le loro navi. Il calcio, anzi il football “contaminò” Genova per osmosi. La sera del 7 settembre 1893 i “padri costituenti” tolsero la v come da vocabolario inglese e battezzarono il Genoa.
(dalla prefazione di Sebastiano Vernazza)
2023, pp.172
18,50€
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