Mistral
Mistral è una storia di mare e di vento, o di un giornalista che rimane bloccato in un paese a picco sulla tempesta dimenticato anche dalla sfortuna. I personaggi che lo abitano affogano inerti in un giorno di burrasca senza fine: impossibile raggiungere la donna amata, che resta un sogno appeso dall’altro capo del telefono.
L’omertà diffusa, le istruzioni fumose di un direttore inafferrabile e gli intrighi che emergono tra i carruggi della città vecchia rendono sempre più difficoltosa l’inchiesta che il protagonista, Leandro, deve portare avanti. Ad aiutarlo, un bibliotecario che passa la sua vita a prendersi cura dei
libri salvati dall’Inquisizione e un ambiguo informatore avvelenato dal rancore.
Tutti sono in attesa che cessi di soffiare il vento – che nessuno è in grado di ricordare quando sia iniziato – per ricominciare il proprio viaggio, ammesso che qualcuno sia mai partito.
2020, pp. 74
11,40€
Luca –
“Mistral” è talmente autentico, talmente vivo e così estremamente reale che ti fa immergere non soltanto tra i carruggi e il sapore concreto, a volte crudo, di una terra unica ma anche nei palpiti dei personaggi, nelle battute non dette, nei respiri-sospiri di una cornetta telefonica non riagganciata. Mistral è sì un vento, ma è anche brezza di mare che accarezza i personaggi per tutto il libro. Una storia veloce, su cui però si torna e ci si sofferma, certi di non perdere neanche uno scorcio di emozione. Lo consiglio non solo a chi conosce bene la Liguria ma anche a chi ci è stato solo di passaggio: troverà sicuramente una frase che gli farà accelerare il cuore o trattenere il respiro.
Cinzia –
Una storia ben congegnata, non scontata, che scorre grazie a una scrittura fluida ed efficace, ambientata in un’atmosfera ricca di suggestioni. Il vento è cornice e protagonista della vicenda, che si svolge tra i carrugi liguri, in un paesaggio carico di emozione e di bellezza. I personaggi, tratteggiati con penna sapiente, restano come sospesi, in attesa che il vento cessi, incapaci di reagire. Intrigante e ideale per una lettura sul divano o in spiaggia, al mare o in città. Sarà apprezzato da chi conosce e ama il territorio ligure, ma anche da chi ricerca una scrittura curata ed efficace, capace di esprimere allo stesso tempo leggerezza e profondità.
Oliviero –
Un libro che mette insieme sensazioni fisiche, tattili, olfattive ed elementi simbolici. Il vento, che dovrebbe essere elemento dinamico, diventa fattore di una sospensione chiaramente metaforica. I personaggi portano con sé un enigma forse destinato a rimanere tale; in un contesto narrativo volutamente elusivo, si riconosce una Liguria più reale del reale. Lo stile rivela una piena consapevolezza di ciò che l’autrice vuole esprimere, trasportando il lettore al di là della semplice curiosità per lo svolgimento della storia.
Eleonora –
Ho apprezzato molto questa storia i cui personaggi e le loro vicende si intrecciano e si scoprono un poco alla volta, come i carruggi impregnati di umido e vento in cui è ambientata.
La narrazione evocativa mi ha incuriosito e intrappolato in un dolce e malinconico tormento tenendomi compagnia in un momento di attesa per me molto prezioso.
Non vedo l’ora di leggere altri lavori di questa giovane autrice!