Le cose che ho perduto
Scrivere un romanzo, autobiografico, ripensando alla propria vita e alle cose che sono andate perdute, per errori, timidezza, fatalità: questo è l’incipit che porta Ermanno ad aprire il cofanetto dei ricordi e a compiere un viaggio a ritroso nel tempo, sofferto e ineludibile, che inizia in un liceo romano, a metà degli anni settanta.
Ermanno e Michela, provenienti da mondi profondamente diversi, si conoscono, lentamente si avvicinano, si frequentano e si innamorano. I loro destini si intrecceranno e separeranno più volte e la vita affettiva di Ermanno ne sarà annientata fino al limite di conseguenze estreme; ma, proprio in quel momento, il passato tornerà a riproporsi, prepotente, inatteso, modificato, costringendolo, finalmente, ad affrontare il proprio presente e a progettare la vita del domani, del futuro che sarà.
2018, pp. 182
13,30€
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