L’attualismo. II edizione de L’attualismo assoluto
Un liberale come Papafava non esitava nel ’22 a scrivere che la guerra era stata “la fine dell’umanesimo”, concludendo un’analisi indicativa per la sua sincerità. La guerra, a suo parere, non solo aveva spezzato il processo di umanizzazione e mondanizzazione della società moderna, ma l’aveva addirittura invertito. La civiltà nata dal Rinascimento, umanistica e illuministica, era stata la vera sconfitta della crisi del ’14; trionfatrice la Chiesa cattolica “depositaria di una morale assoluta, ed erede della tradizione aristotelico-tomistica”. La Chiesa, avversaria irriducibile dell’umanismo filosofico, assertrice di un principio “trascendente e obbiettivo” come unica base per una società umana, sarebbe stata tuttavia aperta a un compromesso col liberalismo politico. “Secondo il mio parere, concludeva Papafava, questo è l’unico insegnamento che si possa trarre dal diluvio universale della guerra.” Come conciliare una “politica” essenzialmente “umanistica” con un postulato essenzialmente antilluministico?
2023
13,30€
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