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La città livida. Una controstoria psicogeografica di Genova (1892-2022)

Quale idea di felicità rispecchiano le città di oggi? Da molto tempo, esse riflettono i bisogni e gli ordini di una società improntata all’utilitarismo e al produttivismo e il loro scenario determina in ampia misura l’esistenza di chi le abita. In questo senso le trasformazioni che hanno segnato Genova attraverso la sua stagione industriale e postindustriale hanno seguito la stessa traiettoria di ogni città occidentale; essa è stata sventrata, modernizzata, gentrificata come tante altre, eppure il carattere originale della sua geografia e della sua storia assegna al suo declino sfumature cariche di significato.

Questa controstoria di alcuni dei luoghi più emblematici di Genova si propone di sottrarre terreno all’idea fatalistica che il destino e la forma della città debbano essere calati dall’alto e gestiti in modo tecnocratico, laddove la possibilità di riappropriarsi dei tempi e degli spazi della vita urbana, per reinventarli, diventa una delle sfide più stimolanti a cui ci mettono di fronte le crisi del mondo odierno.

17,90

Autore

Lippolis Leonardo

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