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Intellettuali e fascismo. Il “caso” Calabria

Quanto avvenne nel rapporto tra intellettuali e regime fascista costituisce uno dei buchi neri della storia contemporanea.
Non pochi docenti universitari , economisti, filosofi, storici, giornalisti, narratori, per convinzione, per opportunismo, per quieto vivere, si fecero propagandisti del fascismo in posizione di subordinazione. Dopo la Liberazione si è rimosso tutto. Scienziati autarchici, giuristi che hanno costruito l’impalcatura del regime hanno trovato spazio nelle fila dei partiti del Cln, partito comunista in prima istanza, rifacendosi una verginità antifascista. Il Meridione è paradigma di questo deprecabile comportamento: una vasta area di grandi intellettuali meridionali, che dialogava alla pari con la più avanzata cultura europea, fornì il collante tra la debole società civile e sociale del Sud e il regime fascista, mortificando la funzione e la responsabilità collettiva del proprio ruolo di artefice e guida del processo storico di cambiamento del Mezzogiorno e del Paese.

2021, pp. 204

16,05

COD: ISBN: 978-88-5503-241-4 Categorie: , Tag:

Autore

Lentini Rocco

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