Cogito, ergo…

…il rincoglionimento senile fa passi da gigante e porta inconsciamente a giudicare, a valutare, a dare consigli non richiesti, a farti un sacco di domande che non hanno risposte, a mettere insieme una serie infinita di perché finalizzati al niente. E sei conscio di essere fuori dalla realtà di un mondo che macina talmente veloce che tu sei sempre in rincorsa.
Allora ti arriva l’insano desiderio di scrivere qualche cosa. Una fantasia che diventa un romanzo; l’approfondimento di un fatto di cronaca che diventa storia; l’esporre un viaggio che diventa avventura; il raccontare di sé stessi che diventa biografia; il cercare di capire e spiegare i misteri della vita, che diventa filosofia.
Io sono proprio in questa fase. Ma non so di storia, non so di letteratura, non so di geografia e tanto meno di filosofia. So solo che ho seguito il mio impulso a scrivere qualcosa di mio e di invitare qualche amico a farlo. Per divertimento, per passare il tempo, perché sono un uomo normale. Perché penso e sono ancora un uomo vivo: Cogito, ergo sum, appunto.
Ecco il perché di questo lavoro. Spero non porti noia, che possa essere oggetto di riflessione e magari voglia di scrivere per qualcuno. Sarebbe un successo.

2020, pp. 268